Avete mai avuto il sospetto che la bibita dietetica che continuate a bere è più di una bevanda ipocalorica rinfrescante? Forse la bibita dietica non ha placato solo la vostra sete, ma anche qualcos’altro. Forse vi sentite ringiovaniti non solo dalla dolce carbonatazione, ma anche da un fenomeno che accade a livello molecolare.
Le bibite dietetiche, di solito, sono senza zucchero o senza calorie, e sono vendute specialmente per le persone che vogliono perdere peso o vogliono controllare il consumo di zucchero. Questo rende le bibite dietetiche ideali per le persone con il diabete, perche’ queste bibite non causano livelli alti di glucosio ematico, come lo zucchero normale.
In ogni caso, la dolcezza deve pur venire da qualche parte. Le bibite dietetiche sono di solito aromatizzate con dolcificanti artificiali come saccarina (Sweet ‘N Low), saccarosio (Splenda), acesulfame, advantame, neotame, e aspartame, che imitano il gusto dello zucchero e contengono molte meno calorie rispetto al cibo.
Questa potrebbe sembrare una soluzione per le persone a dieta e per quelle con il diabete, tuttavia, non è cosi semplice. Negli anni recenti, c’è stato un dibattito acceso non solo sui vantaggi dietetici di questi dolcificanti, ma anche sulla loro sicurezza. Il Dr. Brian Hoffman dell’ Università Medica di Wisconsin e l’Università di Marquette e’ coinvolto in prima persona in questo dibattito, poiche’ ha studiato il legame tra dolcificanti artificiali e il diabete. Di preciso, ha studiato gli effetti della glicosilazione, ovvero la trasformazione apportata dallo zucchero su una proteina del sistema cardiovascolare. Lo studio prevedeva che i ratti venissero sottoposti a delle diete con livelli alti di glucosio, di fruttosio, di aspartame, o di acesulfame di potasso. Alla fine dello studio, Hoffman ha scoperto che i dolcificanti artificiali hanno causato un cambiamento nelle concentrazioni dei grassi e degli amminoacidi nei ratti. Hoffman ha spiegato che questi risultati mostrano un metodo di alterazione in cui il corpo converte il grasso e controlla il metabolismo dell’ energia, e questi cambiamenti indicano che proprio i dolcificanti causano il diabete e l’obesità. Hoffman ha sottolineato che è importante assumere tutto con moderazione e che il consumo continuato e a lungo termine di questi dolcificanti è un rischio per la salute.
Vari altri studi sono stati fatti in particolare sull’aspartame, uno degli zuccheri più controversi venduti dalle marche MutraSweet e Equal. Prodotto originariamente per errore nel 1965 dal chimico Jim Schlatter, l’aspartame è un dipeptide intermediate, scientificamente conosciuto come aspartyl-phenylalanine methyl ester, ed e’ 180 volte più dolce dello zucchero ed è usato in vari prodotti senza zucchero. Uno degli usi più conosciuti è nelle bibite dietetiche, in particolare Diet Coke e Coke Zero.
Un’altro studio e’ stato condotto da Cesare Maltoni del Cancer Research Center della Fondazione Ramazzini che ha, inoltre, usato i ratti per testare gli effetti che il dolcificante ha sulla salute, amminstrando l’aspartame in diverse concentrazioni. Questo trattamento e’stato portato avanti fino alla morte naturale dei ratti, i quali, subito dopo, hanno subito un’autopsia. Gli scienzati hanno scoperto che la prevalenza della presenza di cancro, compreso il linfoma e la leucemia, era sensibilmente più alta nei ratti che avevano ricevuto alti dosaggi di aspartame. Con questo studio, quindi, si e’ scoperto che l’aspartame e’ un agente cancerogeno. Tuttavia, il FDA (Agenzia per gli Alimenti e i Medicinali) ha approvato l’uso di aspartame e lo ritene “una delle sostanze che si trova nelle riserve di cibo umane e che e’stata studiata in maniera piu’che esaustiva negli anni.” Una revisione recente sostiene che le affermazioni del FDA non trovano nessun legame tra l’aspartame e il cancro.
“Sweet Poison” scritto da Dr. Janet Starr Hull, avverte dei pericoli dell’ aspartame. Hull ha condiviso che lei è stata affetta personalmente dall’ avvelenamento da aspartame, che le ha causato i sintomi del morbo di Basedow-Graves. Sostiene di aver seguito il Programma di Disintossicazione di Aspartame per curare i suoi sintomi e afferma che “la ricerca e la storia dell’ aspartame sono prove schiaccianti che sostengono come questa sostanza sia una delle cause di questa malattia e delle reazioni tossiche nel corpo umano.” Altri sono d’accordo con lei, e sostengono che l’affermazione che vede l’aspartame come causa dell’uccisione delle cellule celebrali ed, inoltre, che rimuovendo l’aspartame dalla nostra dieta possa causare sintomi di astinenza, suggerendo che esso possieda quelle proprietà che causano dipendenza.
Mentre gli effetti che i dolcificanti artificiali hanno sul fisico sono ancora in discussione, io scelgo sempre la bibita dietica anziche’ la bibita normale, o a tante altre bibite, e conosco altre persone che fanno lo stesso. Non so se sia il gusto o qualcosa di molto più complicato, ma continuo a desiderare la bibita dietetica e posso solo sperare che un giorno la scienza sarà a mio favore.
Chandley McKenzie puo’ essere raggiunto a [email protected].
Alessia Guglielmi e’ una traduttrice del Dipartimento di Italiano e puo’essere raggiunta a [email protected].
Eleonora Pellicano e’ un’editrice del Dipartimento di Italiano e puo’ essere raggiunta a [email protected].