In un tentativo di combattere il cambiamento climatico globale, il Consiglio di Amherst College ha annunciato il 29 Gennaio l’adesione ad un Piano di Azione Climatico disegnato per liberare il campus dal carbonio entro il 2030.
Secondo una lettera del Presidente del Consiglio Andrew J. Nussbaum, il consiglio ha votato unanimemente per la decisione al suo incontro del 25 e del 26 di gennaio. La decisione è stata basata su una raccomandazione del Presidente di Amherst, Biddy Martin e la dichiarazione del Consiglio del 2015 di Sostenibilità e Politica di Investimento.
Nussbaum ha fatto anche notare nella lettera, che in un tentativo di raggiungere la neutralità da carbonio, l’università ha intenzione di apportare grandi cambiamenti grandi ai suoi sistemi energetici.
“Negli ultimi anni, una task force universitaria fatta di studenti, facoltà, e personale ha sviluppato questo piano d’azione, con il sostegno di principali esperti esterni e l’impegno di altre università importanti che hanno dimostrato il successo di quest’azione per il clima. Nussbaum scrive nella lettera: “La task force ha concluso che una trasformazione dell’energia sarebbe necessaria per raggiugere delle riduzioni che sono vantaggiose, necessarie, e reali.”
Secondo il Capo dell’ Operazione al Campus, Jim Brassord, l’università, che al momento usa combustibile fossile come la sua fonte primaria di energia, ha intenzione di cambiarlo con “un sistema geotermico a pompa di calore” cosi’ mostra il progetto dell’iniziativa. Questo sistema è disegnato per generare calore a bassa temperatura e distribuirlo attraverso il campus attraverso una rete di tubature.
Il progetto è ancora nella sua fase iniziale, con l’università nel processo di assumere una ditta di ingegneria per progettare la nuova infrastruttura di energia.
Brassord ha detto: “È un progetto complesso, un grande progetto che impieghera’ diversi anni per essere messo in atto, ma stiamo iniziando con il processo di designing”.
Lo sviluppo della nuova infrastruttura d’energia è il primo passo di un processo più lungo che fara’ dell’ Amherst College un campus libero dal carbonio, che secondo Brassord, significa “una condizione in cui il campus non emettera’ nessun tipo di carbonio netto come risultato delle attività che riscaldano e rinfrescano il campus.”
Brassord spera, inoltre, di coinvolgere gli studenti nel progetto, ed inoltre coinvolgerli nel progetto attuale e nel processo d’implementazione, e fara’ in modo che questo si intersechi con il piano di studi del campus e con il Piano di Azione Climatico. Tale fusione del piano con il piano di studi è previsto che verra’ applicato in una varietà di corsi, come economia e politica energetica.
“Pensiamo che sia molto importante per i nostri studenti far parte del disegno e del processo d’implementazione così perche’imparino attraverso l’esperienza e possano portare la loro conoscenza del nostro piano di azione del clima nelle loro vite personali e professionali dopo essersi laureati ad Amherst,” ha detto Brassord.
Il Piano di Azione Climatico è il più recente in una serie di iniziative di sostenibilità che Amherst College ha iniziato. Secondo la lettera di Nussbaum, l’università ha ridotto la sua impronta di carbonio da 30 percento negli ultimi 10 anni e ha obbedito agli standard a risparmio energetico nella costruzione di un nuovo centro di scienza e dei dormitori.
Inoltre, Amherst si associa con le università di Hampshire, Smith, Williams e Bowdoin per comprare energia solare da una struttura esterna, un partenariato che ha sperato di compensare un combinazione di 46,000 megawatt ogni anno per l’energia solare.
IL Presidente Martin ha detto che il partenariato ha mandato “un messagio importante che ogni istituzione e ogni individuo pussono essere protagonisti nelle conquiste importanti verso la vittoria sulla sfida urgente della sostenibilità.”
Will Mallas può essere raggiunto at [email protected] e seguito su Twitter @willmallas.
Alessia Guglielmi e’ una traduttrice del Dipartimento di Italiano e puo’essere raggiunta a [email protected]
Eleonora Pellicano e’ un’editrice del Dipartimento di Italiano e puo’ essere raggiunta a [email protected].